La mancanza di competenze rischia di rallentare la crescita delle imprese 4.0. Lo sostiene il Focus Censis/Confcooperative "4.0 la scelta di chi già lavora nel futuro", secondo cui nel settore vi sono 62mila posti vacanti e le richieste di nuove professionalità crescono del 30% l'anno. Negli ultimi 5 anni - rivela inoltre lo studio - gli occupati sono cresciuti del 52% nel segmento più qualificato dell'Ict. La maggiore concentrazione di richieste si osserva per la figura del developer, lo sviluppatore di applicazioni web, con oltre 26mila vacancies presentate, con un incremento del 23,8% fra il 2015 e il 2016 e una quota sul totale dei profili piu' richiesti del 42,5%. Segue a distanza la figura dell'analista di sistemi informativi con 8.800 richieste e un differenziale del 29,6% sul 2015. Secondo il focus Censis/Confcooperative Campania, Sicilia e Puglia sono tra le prime quattro regioni italiane dove negli ultimi 6 anni c'è stata la maggiore crescita di imprese digitali. In Campania, in particolare, le imprese digitali sono cresciute del triplo rispetto al Piemonte; staccate del 10% Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. Le imprese digitali sono dedite a produzione di software, consulenza informatica, elaborazione dati, hosting, portali web, edizione di software, erogazione di servizi di accesso a Internet e altre attivita' connesse alle telecomunicazioni e al commercio al dettaglio attraverso la Rete. Tra il 2011 e il 2017 in Campania la crescita di imprese digitali è stata del 26,3%, in Sicilia del 25,3%, nel Lazio del 25,1% e in Puglia del 24,2%. Nel complesso il Mezzogiorno è l'area con il più alto tasso di crescita di imprese digitali, (+21,9%) seguito dal Centro (+20,7%), mentre al Nord si osserva un'estensione della base produttiva del 14%.
07 dicembre 2017 – tratto da Italia Oggi